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    Verifiche Impianti Elettrici locali uso medico

    CEI 64/8 Sezione 710 e Guida CEI 64-56, D.Lgs. 81/08, D.P.R. 462/2001

    Verifiche Impianti Elettrici per Locali Medici: Sicurezza e Conformità Normativa

    La sicurezza degli impianti elettrici in locali ad uso medico è fondamentale per la tutela di pazienti e operatori sanitari. Noi di Tesi Project offriamo verifiche tecniche approfondite, in conformità con le normative vigenti, per garantire un ambiente sicuro e funzionale. Grazie alla nostra esperienza, assicuriamo che ogni impianto elettrico soddisfi i requisiti di legge, riducendo i rischi e aumentando l'affidabilità delle strutture sanitarie. 

    I locali ad uso medico, infatti, devono obbligatoriamente eseguire le verifiche dell'impianto elettrico (Norma CEI 64/8 Sez. 710.). Le verifiche periodiche sono utili a confermare che l'impianto non sia danneggiato o deteriorato, in modo da garantirne la sicurezza. Tali verifiche includono sia le verifiche iniziali, necessarie per determinare la conformità dell'impianto, sia le verifiche periodiche che le verifiche straordinarie. 


    Perché Scegliere Tesi Project per gli impianti elettrici nei locali medici?

    Tesi Project è leader di mercato per le verifiche degli impianti elettrici nei locali ad uso medico. Oggi operiamo presso le Az. USL di Bologna, Modena, Cesena, Forlì, Ferrara, Imola oltre ad altri clienti privati: poliambulatori e ambulatori. Da oltre venti anni siamo impegnati come consulenti di molteplici realtà pubbliche e private, dalle grandi AO, AUSL, IRCSS pubbliche alle RSA e poliambulatori privati, fino al singolo ambulatorio privato.

    Grazie alla nostra esperienza e competenza, garantiamo soluzioni complete e conformi alle normative, assicurando la massima sicurezza per pazienti e personale sanitario. Affidarsi a Tesi Project per le verifiche degli impianti elettrici di locali ad uso medico significa scegliere qualità, precisione, affidabilità e avere come obbiettivo comune la riduzione dei costi di manutenzione e numero di guasti, la pianificazione degli eventuali interventi di adeguamento necessari fornendo un’analisi del rischio elettrico e soluzioni adatte ad ogni esigenza.

    Le attività di verifica iniziale e periodica nei locali ad uso medico sono svolte con la consapevolezza che il rispetto delle pianificazioni previste dalle Norme CEI e Leggi vigenti, deve essere presentata come una risorsa per i clienti, perché producono una riduzione considerevole dei guasti e quindi dei rischi per personale e pazienti favorendo il controllo e gestione degli impianti con un supporto a tutti i livelli: datore di lavoro, coordinatori amministrativi e tecnici, RSPP, project manager, maintenance manager, imprese di manutenzione, operatori tecnici e sanitari.

    Le figure e operatori coinvolti nella manutenzione e attività di verifica degli impianti elettrici nei locali ad uso medico, hanno spesso esigenze e obbiettivi diversi, i dirigenti e amministratori devono garantire degli livelli di sicurezza elevati nel pieno rispetto delle leggi e norme, i responsabili delle manutenzione e gli operatori tendono agli stessi obbiettivi ma confrontandosi anche con difficoltà legate all’organizzazione dei reparti ed ai budget previsti, i manutentori impegnati giornalmente in interventi di ripristino guasti più o meno gravi.


    Verifiche Impianti Elettrici per Locali ad Uso Medico

    Gli aspetti sopra esposti, quali:

    • sicurezza,
    • economicità
    • qualità del servizio

    sono fondamentali per l’esercizio delle attività sanitarie nell’esecuzione giornaliera delle prestazioni e nelle fasi di accreditamento o mantenimento dei requisiti.

    Le tecnologie biomediche che permettono tale esercizio dipendono per il loro funzionamento dai diversi impianti che servono la struttura. Tra questi l’impianto elettrico rappresenta certamente il più importante essendo correlato al funzionamento tecnologico degli altri sistemi: riscaldamento, gas medicali, raffreddamento, movimentazioni, ecc..

    Nel normale utilizzo degli impianti elettrici sono connessi:

    • la gestione e le modalità di uso e comando
    • il rischio elettrico
    • altri rischi, quali quelli di possibili malfunzionamenti degli elettromedicali o sistemi di trasmissione dei dati ed immagini, per cause imputabili agli impianti
    • attività di verifica e controllo

    Le verifiche periodiche, accertando il permanere nel tempo delle condizioni di sicurezza, sono utili per mantenere sotto controllo il rischio.

    La loro regolare effettuazione consente la scoperta di difetti e deterioramenti, permettendo di intervenire per ripristinare la sicurezza dell’impianto prima che si verifichi un infortunio o un guasto più grave.

    In tal modo, permettono di attuare una gestione più economica dell’impianto, riducendo la frequenza di interventi di manutenzione correttiva (che di solito sono eseguiti in emergenza, a seguito dell’occorrenza di un guasto).

    Per tale motivo la regolare effettuazione delle verifiche periodiche permette anche un sensibile miglioramento della disponibilità e qualità del servizio di una struttura sanitaria.

    I controlli e le verifiche che si devono realizzare in un locale ad uso medico possono essere riassunte nelle seguenti tipologie:

    • Verifiche iniziali, periodiche e straordinarie (Norma CEI 64/8 Sezione 710 “Locali ad uso medico” e Cei 64/8 “Parte 6: Verifiche”
    • Verifiche periodiche di messa a terra e scariche atmosferiche (D.P.R. 462/2001 e Norma CEI 0-14 con scadenza biennale).
    • Verifiche straordinarie, eseguite a seguito di modifiche impiantistiche, visite ispettive di funzionari pubblici e preposti ai controlli, indicenti sul lavoro.

    I principali riferimenti legislativi e normativi sono quindi il D.Lgs. 81/08 il D.P.R. 462/2001 e la norma CEI 64/8 Parte 6 e Sezione 710.

    Gli obblighi del datore di lavoro

    Secondo quanto definito dal Testo unico sulla Sicurezza del lavoro (art. 80 del d.lgs. 81/08) è fatto obbligo al datore di lavoro di provvedere affinché i lavoratori nei luoghi di lavoro siano protetti dai rischi di natura elettrica che possono derivare dagli impianti, dalle attrezzature e dai materiali elettrici. Nei locali medici, la tutela della salute e della sicurezza dei pazienti si aggiunge a quella dei lavoratori.

    I pazienti, a causa del loro stato e della presenza di elettrodi all’interno o a contatto con il corpo, sono soggetti a pericoli anche quando si hanno valori dei parametri elettrici che per un essere umano in condizioni normali non rappresentano un pericolo.

    Controlli ai sensi dell’art. 86 del d.lgs. 81/08

    Il d.lgs. 81/08 ha introdotto, con l’art. 86, un ulteriore regime di “controllo” degli impianti elettrici e degli impianti di protezione contro le scariche atmosferiche a carico del datore di lavoro.

    Il termine “controllo” è utilizzato al fine di evitare confusione con le “verifiche” che devono essere effettuate ai sensi del D.P.R. 462/013.

    I controlli ai sensi dell’art. 86 del d.lgs. 81/08 hanno per oggetto tutto l’impianto elettrico, non solo l’impianto di messa a terra, oltre all’impianto di protezione contro le scariche atmosferiche.  

    Chi può effettuare i controlli

    I controlli ai sensi dell’art. 86 del d.lgs. 81/08 rientrano nella manutenzione ordinaria, pertanto possono essere svolti da un tecnico qualificato ( Norma CEI 710.6  Verifiche nei locali di gruppo 1 e 2 ) e competente che a giudizio del datore di lavoro sappia come condurli.

    Ciò che qualifica tale tecnico è la conoscenza del modo di condurre le verifiche. I controlli svolti ai sensi dell’art. 86 del d.lgs. 81/08 devono essere effettuati da persone qualificate e competenti nei lavori di verifica, rispettivamente degli impianti elettrici e degli impianti di protezione contro le scariche atmosferiche. Il datore di lavoro può incaricare dei controlli sia personale interno che personale esterno.

    Il datore di lavoro deve comunque accertarsi che la persona incaricata abbia le competenze per un compito simile, altrimenti potrebbe non essere esente da colpa nel caso dovesse verificarsi qualche infortunio, occorre quindi valutare oltre alle competenze professionali anche quelle legate alla sicurezza elettrica secondo la Norma CEI 11-27 (personale PES o PAV). 

    Frequenza delle verifiche

    Secondo la CEI 64-8/6 (punto 6.5.2.1), La frequenza della verifica periodica di un impianto deve essere determinata in funzione del tipo di impianto e delle apparecchiature, del loro uso e funzionamento, della frequenza e della qualità della manutenzione e delle influenze esterne a cui l’impianto è soggetto.

    In qualche caso, l’intervallo di tempo è stabilito da prescrizioni di carattere legislativo.

    Secondo la CEI 64-8/6, l’intervallo di tempo può essere di alcuni anni (per esempio 5 anni), con l’eccezione dei seguenti casi per i quali, esistendo un rischio maggiore, sono richiesti intervalli di 2 anni:

    • gli ambienti a maggior rischio in caso di incendio (Sezione 751);
    • i locali medici (Sezione 710 gruppo 1 e 2 o locali tipo A e B in riferimento alla superata CEI 64-4);
    • i cantieri di costruzione e demolizione (Sezione 704);
    • locali di pubblico spettacolo (Sezione 752)

    Per i locali ad uso medico valgono in riferimento alle verifiche periodiche le scadenze di seguito indicate


    710.61 Verifiche iniziali

    Le verifiche indicate nel seguito nei punti da a) a d) sono da aggiungere a quelle indicate nel Capitolo 61 della Norma CEI 64/8. Le verifiche devono essere effettuate prima della messa in servizio iniziale e, dopo modifiche o riparazioni, prima della nuova messa in servizio.

    a) prova funzionale dei dispositivi di controllo dell’isolamento di sistemi IT-M e dei sistemi di allarme ottico e acustico;

    b) misure per verificare il collegamento equipotenziale supplementare (710.413.1.2.2.2);

    c) misure delle correnti di dispersione dell’avvolgimento secondario a vuoto e sull’involucro dei trasformatori per uso medicale;

    d) esame a vista per controllare che siano state rispettate le altre prescrizioni della presente Sezione.


    710.62 Verifiche periodiche

    Procedure per le verifiche periodiche devono essere realizzate in stretta cooperazione con il responsabile medico in modo da ridurre al minimo i rischi per i pazienti.

    Devono essere effettuate le seguenti verifiche periodiche nei seguenti intervalli di tempo indicati:

    a) prova funzionale dei dispositivi di controllo dell’isolamento: un anno;

    b) controllo, mediante esame a vista, delle tarature dei dispositivi di protezione regolabili: un

    anno;

    c) verifica del collegamento equipotenziale supplementare (locali gruppo 1 e 2): due anni;

    d) prova funzionale dell’alimentazione dei servizi di sicurezza con motori a combustione:

    – prova a vuoto: un mese;

    – prova a carico per almeno 30 min: quattro mesi;

    e) prova funzionale dell’alimentazione dei servizi di sicurezza a batteria secondo le istruzioni del costruttore: sei mesi;

    f) prova dell’intervento, con Idn, degli interruttori differenziali: un anno. 


    Documentazione e Reportistica

    L’esito dei controlli deve poi essere necessariamente verbalizzato e tenuto a disposizione dell’autorità di vigilanza nel Registro delle Verifiche periodiche impianti elettrici nei locali ad uso medico. I controlli ai sensi dell’art. 86 del d.lgs. 81/08 non sostituiscono le verifiche ai sensi del d.p.r. 462/01.

    L’esperienza ventennale maturata e la costante collaborazione con il personale tecnico e amministrativo dei clienti, ci ha permesso di costruire delle procedure di gestione delle verifiche che permettono di ottenere diversi risultati, tra i quali: segnalazioni immediate ai manutentori in caso di grave anomalia con indicazione delle soluzioni adottabili, monitoraggio dei ripristini a cura dei manutentori, assistenza ai manutentori durante le fasi di ricerca dei materiali e durante la fase riparativa.

    A completamento dei controlli e verifiche effettuate forniamo Rapporto delle verifiche periodiche, estremamente utile per riepilogare in modo semplice e funzionale agli interventi di ripristino, quanto evidenziato,  tale rapporto includere:

    • l’indicazione delle parti dell’impianto verificate;
    • eventuali limitazioni sulle verifiche e le prove effettuate;
    • qualsiasi danno, deterioramento, guasto o condizione pericolosa riscontrata;
    • eventuali non conformità con le prescrizioni della presente Norma riscontrate, che possano
    • dare origine ad un pericolo;
    • rapporto fotografico delle anomalie importanti o parti da sostituire.
    • Il rapporto può contenere raccomandazioni per la riparazione ed i miglioramenti, quando
    • opportuni, in modo da rendere l’impianto conforme alla presente Norma.

    Impianti elettrici nei locali medici 

    I locali medici (si veda, più avanti, la relativa definizione) sono locali destinati ad attività diagnostiche, terapeutiche, chirurgiche, di sorveglianza o di riabilitazione. I locali dove si svolgono altre attività (ad esempio sale di attesa, corridoi, spogliatoi per il personale, bagni) non sono locali medici, ma ordinari.

    Locale medico (CEI 64-8/710.2.1)

    Locale destinato a scopi diagnostici, terapeutici, chirurgici, di sorveglianza o di riabilitazione dei

    pazienti (inclusi i trattamenti estetici).

    Esempi di locali medici o assimilati sono i seguenti:

    • ospedali, cliniche, ambulatori, locali di pronto soccorso,
    • cliniche private,
    • studi medici, studi dentistici, 
    • locali medici nei luoghi di lavoro
    • locali medici nelle case di cura per anziani,
    • locali a uso estetico,
    • cliniche e ambulatori veterinari.

    In tali locali è necessario garantire la sicurezza dei pazienti, che sono particolarmente vulnerabili quando sono sottoposti all’applicazione di elettromedicali. La sicurezza è raggiunta con provvedimenti sugli impianti elettrici, sulla base delle prescrizioni derivanti dalle particolari attività svolte nei locali.

    Per comprendere meglio occorre precisare alcune definizioni della norma:


    710.2.2 paziente (vedi 3.76 della Norma CEI EN 60601-1) essere vivente (persona o animale) sottoposto a procedura medica, chirurgica o dentistica.

    NOTA La persona sottoposta a trattamento estetico è da considerare, per quanto riguarda la presente Norma, come un paziente.


    710.2.3 apparecchio elettromedicale (vedi 3.63 della Norma CEI EN 60601-1) apparecchio elettrico, dotato di una parte applicata o che trasferisce energia verso il o dal paziente, o rileva tale trasferimento di energia verso il o dal paziente e che è:

    a) dotato di non più di una connessione ad una particolare alimentazione di rete; e

    b) previsto dal suo fabbricante per essere impiegato:

    1) nella diagnosi, trattamento o monitoraggio di un paziente; oppure

    2) per compensare, lenire una malattia, le lesioni o menomazioni.

    NOTA L’apparecchio elettromedicale include gli accessori definiti dal fabbricante come necessari all’uso normale

    dell’apparecchio elettromedicale.


    710.2.4 parte applicata (vedi 3.8 della Norma CEI EN 60601-1) parte di un apparecchio elettromedicale che nell’uso normale viene necessariamente in contatto fisico con il paziente affinché l’apparecchio elettromedicale o il sistema elettromedicale possa svolgere la sua funzione.


    710.3 Caratteristiche generali (Classificazione dei locali ad uso medico) La classificazione dei locali medici e l’individuazione della zona paziente devono essere fatte dal personale medico in accordo con il personale responsabile per la sicurezza sanitaria.

    Per determinare la classificazione di uno specifico locale medico, è necessario che il personale  medico indichi quali trattamenti medici debbano essere effettuati entro tale locale. La corretta classificazione del locale deve essere determinata sulla base dell’uso al quale esso è destinato.

    NOTA Una guida alla classificazione di un certo numero di locali e la classificazione dei servizi di sicurezza dei

    locali medici sono mostrati nell’Allegato B.

    La norma individua tre diverse tipologie di locale ad uso medico come da definizioni seguenti:

    Art. 710.2.5 locale medico di gruppo 0 nel quale non si utilizzano apparecchi elettromedicali con parti applicate e dove la discontinuità (il guasto) dell’alimentazione non può causare rischio per la vita del paziente. (Commento Ai locali di gruppo 0 non si applicano le prescrizioni della presente Sezione.)

    Art. 710.2.6 locale medico di gruppo 1 dove la discontinuità (il guasto) dell’alimentazione non può causare rischio per la vita del paziente e nel quale le parti applicate sono destinate ad essere utilizzate nel modo seguente:

    • esternamente,
    • invasivamente entro qualsiasi parte del corpo, ad eccezione di quelle specificate per il gruppo 2

    Art. 710.2.7 locale medico di gruppo 2 nel quale le parti applicate sono destinate ad essere utilizzate in applicazioni quali:

    • interventi intracardiaci,
    • operazioni chirurgiche, trattamenti vitali dove la mancanza dell’alimentazione può comportare pericolo per la vita


    Nell’allegato 710B (informativo) della Norma CEI 64/8 710 sono ripostati esempi di classificazione dei locali ad uso medico.

    Procedure di Verifica degli impianti elettrici di locali ad uso medico

    Le verifiche comprendono una serie di attività alcune delle quali propedeutiche utili al miglioramento del servizio con conseguenti minori interferenze con le attività sanitarie e gestionali:

    • Acquisizioni della documentazione esistente disponibile: classificazione dei locali ad uso medico, certificazioni impianti, registri verifiche precedenti, ecc.
    • Analisi della documentazione ricevuta.
    • Presa visione degli impianti.
    • Stesura di relazione preliminare alle verifiche con indicazione delle proposte operative.
    • Incontro ed acquisizione dai Responsabili Sanitari delle diverse esigenze di reparto, con presentazione della proposta operativa cronoprogramma verifiche.
    • Ispezioni Visive: Controllo dello stato generale degli impianti.
    • Misure e prove strumentali: Controllo delle protezioni contro i contatti diretti e indiretti, Test di funzionamento delle apparecchiature elettriche e dei dispositivi di sicurezza, misurazione della resistenza dell’isolamento, misurazione della continuità di terra, ecc.

    Strumenti e Attrezzature

    Le verifiche vengono effettuate con strumenti specifici, regolarmente mantenuti e calibrati, tra cui:

    • Strumenti multifunzione avanzati per la verifica della sicurezza elettrica degli impianti elettrici civili e industriali e nei locali ad uso medico (CEI 64-8 e IEC/EN61557-1), garantendo:
    • Tutte le verifiche sulla sicurezza elettrica previste dalle norme CEI 64-8.
    • Advanced Loop Verifica delle protezioni magnetoter- miche, fusibili e dimensionamento dei cavi.
    • Resistenza di Terra con metodo voltamperometrico a 2 o 3 punti nei sistemi TT, TN e IT, misura di resistenza globale di terra e con pinza amperometrica T2100 (opzionale). Resistività del terreno.
    • Misura dei parametri elettrici in installazioni Monofase (V,A, W, VAR, VA, PF)
    • Prova Differenziali tipo A, AC, B fino a 1A, anche con toroide separato con corrente di prova fino 10A (con accessorio opzionale RCDX10).
    • Misura della resistenza di isolamento.
    • Misura di continuità dei conduttori di protezione.
    • Verifica senso ciclico delle fasi (SEQ) e correnti disperse.
    • Misura dei parametri ambientali tramite sonde esterne.
    • Lo strumento risponde a tutte le esigenze normative in termini di sicurezza degli impianti elettrici: prova differenziali di tipo A, di tipo AC anche fino a 1000 mA, tipo B, B+ ed F; prove di isolamento, continuità, resistenza di terra (questa anche con l’ausilio della pinza opzionale T2100).
    • A richiesta del cliente potrebbero essere inseriti dei servizi aggiuntivi ad esempio con estensione delle verifiche anche ai locali ordinari della struttura, analisi della ricerca guasti e qualità della rete o analisi termografiche degli impianti in bassa e media tensione. 

    Normativa di riferimento:

    Gli impianti elettrici nei locali ad uso medico sono regolati dalle norme CEI 64-8 e CEI 64-8/7. Queste norme stabiliscono i criteri per la progettazione, l'installazione e la manutenzione degli impianti, assicurando che rispettino gli standard di sicurezza necessari. Le direttive europee e i regolamenti nazionali integrano tali norme, garantendo un quadro normativo completo.

    Norma CEI 64-8/6 e 64-8/7:

    Specifica le caratteristiche tecniche degli impianti elettrici nei locali ad uso medico.

    Include requisiti per la progettazione e l'installazione degli impianti.

    DPR 462/2001:

    Disciplina la verifica e la manutenzione degli impianti elettrici.

    Obbliga a effettuare verifiche periodiche degli impianti di messa a terra, dei dispositivi di protezione contro le scariche atmosferiche e degli impianti elettrici nei luoghi con pericolo di esplosione.

    Art. 86 del D.Lgs. 81/08:

    Prevede l'obbligo per il datore di lavoro di sottoporre gli impianti elettrici a verifica periodica.

    Stabilisce che le verifiche devono essere eseguite da personale competente e in conformità alle normative vigenti.



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